Blog Tour: Oltre i Confini "Il Tocco Degli Spiriti"

by - venerdì, gennaio 11, 2013

 

Buona Pomeriggio tesorini e benvenuti alla sesta tappa del blog tour dedicato al libro Oltre i confini – Il tocco degli Spiriti Antichi della scrittrice esordiente Noemi Gastaldi La protagonista di questo blog tour e Fantasy dove attraverso un piccolo racconto,  racconta la sua storia,
Ecco le prime 5 tappe

1° Tappa
2° Tappa
3° Tappa
4° Tappa
5° Tappa

ma prima una piccola anticipazione di questo splendido Libro 



“- Non sai chi sono? Allora non puoi liberarmi! - disse la bambina, pestando i piedi sul pavimento con rabbia. - Cerca di sbrigarti a capire come funzionano le cose, o diventerai come me! E non è divertente! - aggiunse ancora, prima di sparire dalla vista di Lucilla.”

Lucilla soffre di allucinazioni fin da quando era molto piccola, si è talmente abituata alla situazione da reputarla normale. Non ha idea del rischio che sta correndo. Ha ormai ventidue anni, quando l’ossessione per una ragazza misteriosa di cui è innamorata fin dai tempi dell’adolescenza, la spinge a confrontarsi con una realtà che ha sempre rifiutato: la realtà materiale e quella immateriale, sono separate da un velo sottile, e lei è una di quelle poche persone capaci di squarciare questo velo. Francesca è consapevole di questo già da molto tempo, ma non le basta: è alla continua ricerca di nuove conoscenze, determinata ad accrescere il suo potere; saranno proprio le sue ricerche a farle incontrare Lucilla, nei vasti territori oltre i confini. Nessuna delle due, però, immagina quello in cui saranno coinvolte: dopo una lunga era di equilibrio, i potenti Spiriti Antichi stanno per scatenarsi gli uni contro gli altri, coinvolgendo coloro che hanno subito il loro tocco…




Il racconto di Fantasy, personaggio non protagonista di “Oltre i confini – Il tocco degli Spiriti Antichi”


Il Sito Della Scrittrice
Mi è stato tolto tutto, anche quello che non sapevo di avere. Sono passati trecento anni, ormai, da quando ho iniziato a vagare sola tra le terre oltre i confini. Sapevo bene di essere morta, sul fatto che la vita fosse uscita dal mio corpo, non avevo mai avuto dubbi; quel che non riuscivo a capire, era perché mi sentissi ancora così viva: avevo sogni, desideri, emozioni. Il giorno in cui incontrai Elisabeth, pensai che tutto avesse un senso: doveva essere il paradiso, quello in cui mi trovavo, avrei vissuto in eterno un sogno meraviglioso. Lei mi aveva messa in guardia: “io non sono come te”, “io non sono uno spirito”… Lo ripeteva in continuazione, ma io non ci davo peso: volevo vivere il mio sogno. Ogni giorno attendevo il suo arrivo sulla spiaggia, contavo le onde del mare, sorridevo al vento, fantasticavo: ora è tutto molto chiaro, ma all’epoca non sapevo cosa mi stesse accadendo. Cos’era mai, quella piacevole vertigine, che provavo ogni volta che lei compariva? Ero innamorata, ero innamorata di Elisabeth! Dopo una vita così breve, così chiusa… Non l’avevo capito, sapevo solo di essere felice per il semplice fatto che quella donna esistesse. Elisabeth, invece, felice non lo era mai; avrei tanto voluto aiutarla, ma che potevo fare? Lei veniva da me, piangeva, mi raccontava della sua casa infestata da perfidi spettri con il volto da bambini… La nostra spiaggia era il suo angolo di tranquillità, il posto in cui credeva di non aver nulla da temere. Non avevamo idea, di quanto ci sbagliassimo: quello che credevo essere il mio paradiso privato, era dominio di un potente Spirito Antico, del quale io ed Elisabeth non conoscevamo l’esistenza. Quando la donna che amavo sparì nel nulla dopo avermi accusata di non esistere, il paradiso divenne inferno. Ero sola, triste, arrabbiata: mi ripetevo che non esistevo, che ero solo fantasia. E’ stato in quel momento, che ho iniziato a farmi chiamare “Fantasy”: ero fantasia, nient’altro, non avevo più ragione di esistere. Smisi di dare confidenza agli spiriti dall’aspetto umano che incontravo sulla faccia immateriale della realtà, ma in compenso, mi accorsi di avere una sorta di legame con uno spirito dall’aspetto di bestia, uno splendido cigno reale; bastarono uno sguardo ed un semplice contatto fisico, fui travolta per la prima volta da quella che, nella realtà oltre i confini, chiamiamo ibridazione. Un’emozione sconvolgente, non comparabile a nulla che conoscessi: due esseri che si fondono in uno, mettendo in comune il proprio cuore. Con il passare degli anni, imparai molto dalle bestie: alcune mi erano affini, altre no. Ognuna portava un sapere che lentamente diventava mio. Il tempo è passato più in fretta di quanto credessi, ed io ho appreso molte cose: vivo nella terra delle Rocce Antiche, dominio dell’Antico Spirito Alchimista. Sono una Viator, una creatura in grado di viaggiare tra due mondi… o meglio, lo ero; sono una Viator Lucis, ormai, lo spirito di una Viator, quel che ne resta dopo la morte del corpo. La mia Elisabeth, lei era una Viator, solo che non lo sapeva. Ogni volta che ci ripenso, vorrei che non mi avesse mai incontrata: forse, se io non le avessi permesso di perdere tempo a compiangersi, lei avrebbe sperimentato l’ibridazione, avrebbe appreso quel che le occorreva, non sarebbe stata giustiziata dallo Spirito Antico. Ora il suo corpo è morto, il suo spirito è perduto. Ma come dicevo, sono passati trecento anni: non voglio vivere nel passato, e il mio presente porta il nome di Lucilla. Non ho avuto troppe difficoltà ad imparare la sua lingua ed a farmi un’idea di come sia cambiato il mondo materiale, ora che ci vive lei. A differenza di Elisabeth, Lucilla è destinata a me: spero tanto che lei lo comprenda presto. Quel che ancora non so, è se riuscirò a difenderla da lui, lo Spirito Antico. Farò tutto ciò che è in mio potere, per non farmela portare via: ora è lei, la mia ragione di esistere.

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