Anita Borriello - Brulant

by - sabato, gennaio 26, 2013


Brulant
Anita Borriello
Ebook e brossura su Amazon
285 pagine c.a.
Uscito in eBook nel Novembre 2011 e brossura nel Dicembre 2011
0,89€ (eBook) e 12.00€ (brossura) su Amazon

Brûlant è un romanzo esoterico che mostra quel mondo magico ben nascosto dalla quotidianità. Il lettore potrà facilmente immedesimarsi in Christian, il personaggio principale, che sarà costretto a partecipare a vecchi rituali inconsapevole di quanto questi siano radicati nella vita di tutti noi.  Tramite la sua relazione con Brigitte verrà a contatto con le Brûlant, una congrega di sole donne che vive tra di noi da secoli e votata a mantenere in vita gli antichi riti e culti tramandando le conoscenze millenarie di cui sono depositarie. Cinismo e superstizione, folklore e realtà, si contrapporranno e si scontreranno nello svilupparsi della vicenda per fondersi poi in un unico vincitore: l'Amore.

Piccolo Estratto: "Mesi dopo iniziai a comprendere e al mio risveglio ricordavo sempre di una donna che bruciava, di un coro di litanie in latino come sottofondo. Morrigan corrucciava la fronte quando le ripetevo le immagini e i suoni che vedevo e sentivo nella mia mente: aveva il dubbio che fossi io ad ardere viva, come le prime Brûlant. Decise, così, di farmi fare delle sedute di ipnosi regressiva per recuperare quante più informazioni possibili, con la speranza che l’accettazione del ricordo facesse cessare gli incubi. Durante la prima seduta parlai di una donna, Mariana, era stata accusata di stregoneria e condannata al rogo. Sentivo che ero legata a lei, che era stata accusata a causa mia, ma non riuscii subito a ricordare il perché. Furono necessarie diverse sedute per avere qualche particolare in più. Cercammo anche informazioni tramite i nostri canali, fino a scoprire che nel 1456, a Benevento, una certa Mariana di San Sisto era stata condannata a pagare una multa per aver ridotto in fin di vita un bambino di otto anni. Era un’ingente somma di denaro che, non riuscendo a pagare, la spinse verso il rogo in pubblica piazza per far sì che fosse d’esempio al crescente numero di streghe della città. Dopo la regressione i sogni divennero sempre più nitidi e capii perché mi sentissi così in colpa per la sua morte: mi chiamavo Emma, imparavo l’arte delle erbe facendole da assistente e fui proprio io a preparare la pozione che avrebbe dovuto salvare il figlio del barbiere dalla brutta infezione dalla quale era affetto. Purtroppo sbagliai un semplice, stupido, ingrediente accelerandogli la morte invece che la guarigione. In quel periodo dovevamo operare di nascosto nonostante tutti sapessero delle nostre abilità e ne facessero ampiamente uso per fini personali. Eravamo trattate con estrema reverenza finché non compivamo errori. Capitava spesso che le stesse persone che ci pagavano per i nostri servigi ci accusassero di stregoneria qualora non fossero soddisfatti del risultato. Venimmo a sapere che la donna che aveva segnato la mia prima incarnazione umana altri non era che l’Archetipo: i nostri destini erano inspiegabilmente correlati."

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2 commenti

  1. Dò lo stesso consiglio che ho dato ad un'altra blogger a te:
    quando devi fare una recensione scrivi vicino al titolo del libro "Recensione" e quando fai una semplice segnalazione scrivi vicino al titolo "Segnalazione"... rendi il tutto più ordinato!

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    Risposte
    1. Ciao chiara grazie mille per il consiglio questa e solo una piccola presentazione dell'libro non si tratta di una recensione :D

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